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Venerazione delle Reliquie della Passione

VENEZIA – In data 2 aprile, venerdì santo, nella Basilica di San Marco a Venezia si è svolta la Processione e Venerazione delle Sante Reliquie della Passione.

Viene pubblicata di seguito la meditazione del Patriarca

«Tu mi guardi dalla croce/questa sera mio Signor,/ed intanto la tua voce/mi sussurra: “Dammi il cuor”».

Lo sguardo del Redentore ci rivolge dalla Croce, con la melodia di Mozart, questo singolare invito: «Dammi il cuor». Cioè, dammi tutto te stesso. Cos’è, infatti, il cuore, se non il centro del mio io? Il luogo del bisogno-desiderio che mi costituisce, destato in ogni istante dalla realtà che lo urge ad un continuo coinvolgimento? Il cuore è l’autentica molla di ogni mio atto di libertà. Il sussurro del Volto crocifisso (la tua voce mi sussurra) ci sorprende questa sera in venerazione di queste antiche e sante reliquie della Passione.

VENEZIA – Viene qui riproposta l’intervista fatta al Patriarca e apparsa su Gente Veneta in occasione della Pasqua.

A ciascuno di noi la Pasqua regala un pezzo di Cielo. Non è un’immagine, non è un sogno e neppure una poetica consolazione. E’ l’esperienza che fa chi celebra con fede la festa della Risurrezione di Cristo.

Nel giorno, cioè, in cui si annuncia il passaggio di Gesù dalla notte della morte al giorno della vita, ognuno di noi può, se vuole, sperimentare che non c’è separatezza fra vita e fede ma c’è, semmai, un fecondo legame. E, soprattutto, ognuno può godere di un anticipo di gioia celeste, che già ora consente di lenire i patimenti, dà un senso alle tribolazioni e rende più calde le soddisfazioni.

Come questo possa accadere lo spiega il Patriarca, riflettendo sul significato della festa alla cui vigilia ci troviamo.

L'auditorium

ROMA – In occasione della Festa dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma il card. Anegelo Scola,  nella mattinata di mercoledì 24 marzo,  ha tenuto una lezione dal titolo “Paideia e Università”.

Viene proposto qui di seguito il testo integrale della lezione:

1. Paideia e società post-moderna

«A differenza di quanto avviene in campo tecnico o economico, dove i progressi di oggi possono sommarsi a quelli del passato, nell’ambito della formazione e della crescita morale delle persone non esiste una simile possibilità di accumulazione, perché la libertà dell’uomo è sempre nuova e quindi ciascuna persona e ciascuna generazione deve prendere di nuovo, e in proprio, le sue decisioni. Anche i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati, vanno fatti nostri e rinnovati attraverso una, spesso sofferta, scelta personale» . Questa affermazione di Benedetto XVI acutizza la problematicità che il concetto di valore, usualmente associato alla nozione di educazione, possiede nel clima culturale odierno. Che la trasmissione dei grandi valori del passato da una generazione all’altra sia oggi incerta risulta evidente dal travaglio sociale relativo alle numerose pressing issues che caratterizzano la vita comune soprattutto nei Paesi euroatlantici.

VENEZIA – In occasione della Festa della Donna viene pubblicata, di seguito, l’intervista che il card. Angelo Scola ha rilasciato alla redazione di Gente Veneta:

Otto marzo, festa laica che però ha il merito di invitare alla riflessione sul tema femminile. Come guarda lei, Eminenza, a questa festa?

La guardo come una occasione per approfondire, attraverso la questione della donna, quella della relazione costitutiva che il rapporto uomo donna rappresenta in ogni epoca della storia.

VENEZIA – Sabato 6 marzo in mattinata il Patriarca è stato invitato a intervenire al Convegno Diocesano dei  religiosi, delle religiose e degli istituti secolari  (CISM – USMI – GIS) che si tiene presso la sala  Sant’Appollonia a Venezia alle 9.30. Il tema del convegno è “Alla scuola di Cristo come discepoli e ministri”.

Qui si riportano gli appunti dell’intervento iniziale del card. Scola:

1. Scuola, etimologicamente (dal greco scholè) dice un luogo/rapporto di riposo, di “occupazione studiosa” in cui l’io si ritempra, si ricostruisce. Si tratta di “imparare” (discepolo: discere) Lui.

Il ministro (comparativo di minus: meno + ter: opposizione tra due, il meno di un gruppo, “servitore”) è “colui che serve”, o meglio: che è preso a servizio da Lui.

PADOVA – Martedì 2 marzo a Padova nel pomeriggio il card. Scola ha partecipato al Collegio plenario dei docenti della Facoltà Teologica del Triveneto. Questo il testo del suo intervento:

La vocazione ecclesiale e accademica del teologo e dei docenti all’interno di una Facoltà Teologica

Per parlare della “vocazione ecclesiale e accademica del teologo e dei docenti all’interno della Facoltà Teologica” vorrei affrontare un percorso in tre tappe: partirò dalla natura propria del sapere teologico e del nesso che lo lega alla Chiesa; quindi mi soffermerò sulla particolare vocazione di questa Facoltà con la sua specializzazione in Teologia pastorale; infine vorrei riflettere su un suo obiettivo specifico, la formazione di nuove professionalità a partire dalla teologia.

Intervento al Dies Academicus Facoltà Teologica del Triveneto

Martedì 2 marzo in mattinata il Patriarca è intervenuto al Dies Academicus della Facoltà Teologica del Triveneto. Questo il testo del suo intervento in qualità di Gran Cancelliere della stessa Facoltà:

«La teologia è ecclesiale per natura sua» . Questa affermazione dell’allora Cardinal Ratzinger può aiutare a mettere a fuoco il lavoro di ricerca, insegnamento e studio che ormai da cinque anni è in atto nella nostra Facoltà. La Facoltà Teologica del Triveneto è particolarmente impegnata nell’approfondimento della “teologia pastorale”. Il termine pastorale, rettamente inteso, esprime la natura salvifico-sacramentale della missione della Chiesa. Esso suggerisce, da un lato, che la teologia non può concepirsi indipendentemente dall’annuncio della Chiesa, anzi è «proprio questo annuncio l’oggetto della sua riflessione» . Dall’altro, che il criterio indispensabile per poter fare buona teologia è l’esistenza di un soggetto cristiano che viva l’appartenenza e la comunione ecclesiale quali condizioni permanenti per la sua indagine scientifica. In questo senso la nostra Facoltà, attraverso docenti, studenti e personale addetto coinvolti nella conoscenza appassionata della realtà alla luce della Rivelazione cristiana, è chiamata ad essere un luogo di reale fraternità e sororità cristiane.