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Interventi

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70 persone di 20 paesi diversi, riunite da Oasis per il tradizionale incontro annuale del comitato scientifico internazionale che si tiene a Venezia il 22 e 23 giugno presso la Fondazione Cini. A tema “Interpretare la tradizione al tempo del meticciato di civiltà. Dell’inevitabile interpretazione culturale della fede”.
Ha aperto i lavori l’intervento del card. Angelo Scola che in un passaggio finale ha sottolineato: “Oasis è chiamata ad un approfondimento del ruolo delle tradizioni nel tempo del meticciato di civiltà come luogo dell’inevitabile interpretazione di ogni fede. Queste interpretazioni sono oggetto di continuo racconto e dialogo tra i soggetti che abitano le nostre società plurali. Senza mai dimenticare, peraltro, l’assenso ultimo esigito dalla Verità”.

Cliccando qui si possono leggere i lanci realizzati dall’Agenzia Sir.

Qui un estratto e il video dell’intervento del Patriarca.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=R_zodid16jg

TRADIZIONI E CULTURE
Conoscere gli Islam

Il “meticciato di civiltà” non è un programma politico: il suo carattere congiunturale esclude infatti che lo si possa erigere a meta da perseguire lungo il divenire storico.

Lunedì 15 giugno il card. Scola ha tento una lectio magistralis in apertura del convegno dal titolo “Neuroetica. La nuova sfida delle neuroscienze”, organizzato dal Centro Studi sulla Storia del pensiero biomedico, diretto da Vittorio A. Sironi, presso l’Università di Milano Bicocca, Monza.

Qui un estratto della lectio pubblicato da Avvenire martedì 16 giugno.

Da più parti c’è la tentazione di rinunciare al compito educativo. Da che cosa deriva questa sfiducia che sovente attanaglia gli educatori?

La sfiducia deriva da un dato di fatto ben illustrato da un’affermazione di Péguy: «Le crisi dell’insegnamento non sono crisi di insegnamento; denunciano, rappresentano crisi di vita e sono crisi di vita esse stesse». Intendo dire che non esiste mai, propriamente parlando, una crisi di educazione, una crisi “educativa”, ma appunto una crisi di vita: dove non esiste una vita adeguata non si può comunicare nulla, non si può insegnare nulla ai giovani

In una scuola in crisi, come quella di oggi, che ruolo ha l’insegnante?

L’insegnante ha un ruolo decisivo perché il fenomeno educativo ha come attori principali gli adulti: tocca a loro comunicare.