“Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto” è il titolo dell’Evento Internazionale promosso dal Comitato per il progetto culturale della Cei, dall’11 al 12 dicembre a Roma presso l’Auditorium Conciliazione. Il card. Scola è intervenuto venerdì 11 dicembre all’interno della seconda sessione dei lavori, intitolata “Il Dio della cultura e della Bellezza”.
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Ecco il testo dell’intervento del Patriarca.
1. Modernità: deicidio o eclissi di Dio?
A suo tempo Augusto Del Noce ha affermato: «L’ateismo si fa destino della modernità» dal momento che la modernità immanentista termina nella rinuncia radicale alla domanda sul senso. Anzi, insiste il filosofo, l’in-sensatezza della modernità altro non sarebbe che la prova del deicidio compiuto[1].
Ma quale Dio sarebbe stato ucciso? Ed anche: quale Dio è quello che la modernità filosofica religiosa ha affermato e difeso? Per identificarlo possiamo far ricorso ad un celebre passaggio della Lettera ai Romani in cui San Paolo, parlando di Abramo, dice: «Sta scritto: “Ti ho costituito padre di molti popoli”; (è nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono» (Rm 4, 17).