Category

Articoli

Category

LIBRI PER L’ESTATE – Il Patriarca offre alcuni consigli di lettura per l’estate rivolti ad adulti, giovani e ragazzi. Tra le proposte offerte ai giovani troviamo il libro di P. Baima Bollone, Sindone. Storia e scienza (Priuli & Verlucca, Torino 2010).

Il testo più completo, documentato e aggiornato sui risultati delle indagini storiche e delle ricerche scientifiche sulla Sindone. Ne esamina la compatibilità con i Vangeli canonici e rintraccia altri riferimenti nella letteratura apocrifa. Ne ricostruisce la storia verosimile fino all’imperatore bizantino Giustiniano II che nel 692 batte alcune monete d’oro e d’argento su cui rappresenta un volto di Gesù estremamente simile a quello della Sindone.

UNA NUOVA LAICITA’ – Viene proposto anche questa settimana, sull’acceso dibattito sulla laicità dello stato, uno stralcio del capitolo II del libro del card. Angelo Scola, “Una nuova laicità. Temi per una società plurale” (Marsilio, 2007):

Sussidiarietà e solidarietà: i due assi di una democrazia sostanziale

In società ogni giorno più globalizzate come quelle del nostro Occidente, si fa sempre più urgente il compito di costruire una democrazia sostanziale su scala mondiale che riconosca l’inalienabile sacrario di ogni persona attraverso l’esercizio concreto dei diritti fondamentali individuali, sociali, politici, culturali ed economici. E si deve dire con forza che l’articolata sequenza di questi diritti va mantenuta in tutta la sua integralità. Essi stanno tutti insieme o cadono tutti insieme. A garantirli sono i due pilastri della sussidiarietà e della solidarietà.

LIBRI PER L’ESTATE – Il Patriarca offre alcuni consigli di lettura per l’estate rivolti ad adulti, giovani e ragazzi. La prima proposta per gli adulti è il libro “Gesù e la Chiesa. Che cosa dice il Nuovo Testamento” di Th. Söding (Queriniana, Brescia 2008).

Un grande biblista esplora le origini del cristianesimo per attingere impulsi utili a noi oggi. Perché la Chiesa? Chi vi appartiene? Come può mettersi a servizio di Dio e degli uomini? La Chiesa ha un futuro? L’autore non pretende di dare risposte risolutive; intende piuttosto aiutare a capire meglio quel messaggio gioioso di cui la Chiesa vive. Perché esiste una Chiesa? E chi vi appartiene? E come questa Chiesa può mettersi a servizio di Dio e degli uomini? Ed ha un futuro? Molte risposte, molte aspettative ed esperienze, tante speranze e tante delusioni. È inevitabile un ripensamento sulla base delle origini neotestamentarie: un ritorno a Gesù di Nazaret, al modo di credere dei primi cristiani.

UNA NUOVA LAICITA’ – Per il periodo estivo questo sito propone di ripercorrere alcuni ambiti affrontati dal card. Scola: Famiglia, Maria, Sacerdozio, Educazione, “Caritas in Veritate“. In particolare, sull’acceso dibattito sulla laicità dello stato, viene pubblicato qui di seguito uno stralcio del capitolo I del libro del card. Angelo Scola, “Una nuova laicità. Temi per una società plurale” (Marsilio, 2007):

Valore della laicità dello stato e valori fondanti della società

In quanto istanza superiore lo stato deve essere – secondo la terminologia ormai d’uso – «laico». Ma è chiaro, a questo punto, che cosa debba significare laicità: la non identificazione con nessuna delle parti in causa, cioè dei loro interessi e delle loro identità culturali, siano esse religiose o laiche. Tuttavia, in forza della sua stessa funzione, stato laico non è sinonimo di stato «indifferente» alle identità e alle loro culture. Soprattutto non può essere e, di fatto, non è mai indifferente ai valori della tradizione nazionale prevalente cui esso fa storicamente riferimento, come di mostrano le diverse «storie costituzionali» degli stati.

Angelo Scola- Maria, la donna“Maria, la donna. I misteri della sua vita” (pp. 118, Cantagalli Editore, 2009) è il nuovo libro del Card. Scola.

Il titolo di questo nuovo libro del Patriarca di Venezia mette subito l’accento su ciò che più sta a cuore al cardinale: ripercorrere la straordinaria avventura umana di Maria, la donna che disse sì al dono totale di sé per accogliere il Figlio di Dio, e rileggere i misteri che ne hanno segnato l’esistenza.

Cliccando qui è possibile visualizzare una breve scheda del libro e acquistarlo online.

“Questo libro è nato dal desiderio di approfondire la mia personale esperienza di affidamento alla Vergine. Avevo circa trent’anni quando un grande sacerdote mi insegnò ad affidare alla Madonna – con un’Ave Maria ogni sera prima di dormire – la vita. Ora lo raccomando sempre a tutti, soprattutto ai giovani. L’affidamento a Maria è un’autentica consolazione d’amore. Dopo ogni giornata è conforto e speranza. A te, caro lettore, mi permetto di rivolgere lo stesso invito” afferma il card. Scola.

DSCN7770Riportiamo di seguito, come spunto di riflessione, uno stralcio del cap. 4 del libro del card. Angelo Scola “Come nasce e come vive una comunità cristiana” (Venezia, 2007, Marcianum Press editore).

Missione e rigenerazione del popolo di Dio

L’azione missionaria può tendere alla rigenerazione del popolo di Dio se documenta come l’incontro con Cristo nella comunità cristiana investa, attraverso il testimone, tutti gli ambiti dell’umana esistenza (famiglia, quartiere, scuola, variegato mondo del lavoro, società civile politica, economia, mass media…). Non si può parlare della vita eterna senza mostrare che la vita eterna è già in atto qui; che cambia il nostro modo di vivere adesso; che cambia il nostro modo di lavorare, di amare, di riposare, di usare i soldi, di partecipare al dolore della fame, della guerra.

testimonianzaRiportiamo di seguito, come spunto di riflessione, uno stralcio del cap. 4 del libro del card. Angelo Scola “Come nasce e come vive una comunità cristiana” (Venezia, 2007, Marcianum Press editore).

Missione come testimonianza

Come si attua la missione? Si attua solo come testimonianza. La passione a testimoniare fino ai confini del mondo – «mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, fino agli estremi confini della terra» (At 1, 8 ) – viene molto più dall’interno della mia esperienza di fede che da una necessità o da un appello esteriore. Anche qui, come nell’educazione al gratuito, è in gioco una dinamica di cambiamento. Sono missionario anzitutto perché fa parte della mia natura di cristiano, non perché sono stimolato dall’esterno ad esserlo. Lo sono per un dinamismo intrinseco al mio essere cristiano. Sono missionario perché sono mandato da Gesù che è mandato dalla Trinità. È l’attuarsi del dinamismo del mistero trinitario dentro la storia, che coinvolge anche noi e si attua anche attraverso di noi; attraverso la nostra vocazione e la nostra missione; attraverso le nostre persone che lungo tutta la loro vita terrena, tendendo all’unità tra persona e missione, tra vocazione e missione, tendono al compimento.

trinitàRiportiamo di seguito, come spunto di riflessione, uno stralcio del cap. 4 del libro del card. Angelo Scola “Come nasce e come vive una comunità cristiana” (Venezia, 2007, Marcianum Press editore).

Genesi e natura della missione

La genesi della missione, della testimonianza, è molto limpida e chiara. È Gesù stesso a mostrarla: «Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17, 21). Quindi la missione nasce all’interno della Trinità. La radice della missione è la comunione trinitaria: la missione è possibile perché l’unico Dio è trino, perché c’è una comunione di amore che circola tra il Padre, il Figlio e lo Spirito,a partire dalla quale il Padre può mandare il Figlio e, nel Figlio, lo Spirito; il Figlio può lasciarsi mandare e lo Spirito può assumere, nell’essere mandato dal Padre e dal Figlio, la sua missione.

cop Come nasce e viveRiportiamo di seguito, come spunto di riflessione, uno stralcio del cap. 3 del libro del card. Angelo Scola “Come nasce e come vive una comunità cristiana” (Venezia, 2007, Marcianum Press editore).

Per una concreta educazione al gratuito

Se l’esperienza dell’amore, del gratuito, avviene e matura sempre dentro un processo di continuità e discontinuità, si capisce perché si debba parlare di educazione al gratuito. Una tale esperienza non è ovvia, non viene da sé. Mentre è proprio qui, invece, che si annida la nostra tentazione. Anziché capire che per educarci all’amore pieno, dobbiamo trasfigurare la nostra inclinazione naturale all’amore, noi riduciamo spesso l’amore alla pura inclinazione naturale. Tanta esperienza di volontariato si vanifica su questo punto.

Come dice Paolo ai Galati: «siete così privi d’intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne?» (Gal 3, 3). Il rischio, a questo livello, è molto elevato e, per batterlo, ci vuole una lenta e paziente educazione al gratuito. Al gratuito assoluto. Io devo educare me stesso a dare spazio in me a Colui che mi ha amato per primo. Devo fare in me l’esperienza di cui parla Paolo «quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio» (Rm 5, 10).