Continua la collaborazione del cardinale Angelo Scola, con il «Messaggero di sant’Antonio». Ogni mese si rivolge ai lettori della rivista parlando…
MILANO – Consueto appuntamento settimanale, ormai il sesto, con il cardinale Angelo Scola. Ogni sabato propone una riflessione in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie, in programma nel capoluogo lombardo dal 31 maggio al 3 giugno prossimi
RIFLESSIONI – Il lavoro dell’uomo è un’opera esaltante, perché eleva l’essere umano al Signore e lo rende socio del «primo imprenditore» per eccellenza
RIFLESSIONI – «La conversazione di oggi ha il sapore di un invito o, se volete, di un aperitivo in attesa che possiate gustare personalmente tutte le portate di quel grande convito che sarà il VII Incontro mondiale delle Famiglie».
TRIUGGIO – Nell’ultima sessione del Consiglio Pastorale diocesano, l’Arcivescovo riprende cinque parole dello psicanalista Massimo Recalcati, alle quali ne oppone altre cinque, formando così delle coppie dialettiche in cui «una non esclude l’altra»
RIFLESSIONI – Il padre è la memoria della propria origine. Perderlo significa anche bloccare il cammino e il senso del proprio destino
La verità del matrimonio proposta con umiltà e convinzione, e testimoniata nella vita, appare come una forma esigente e insostituibile di amore
Ogni figlio è figlio della promessa. Perciò la famiglia non può chiudersi in se stessa: come Dio l’ha aperta nella sua origine, essa deve rimanere aperta al Suo disegno.
L’amore tra l’uomo e la donna è pubblico e stabile perché destinato a edificare la società e la Chiesa. D’altra parte, quando incontri qualcuno che ti corrisponde profondamente non hai il problema di abbandonarlo, ma quello di non perderlo più
MILANO – Il nuovo libro del cardinale Scola e di Angelo Cazzullo sarà presentato al Teatro Dal Verme, alla presenza degli autori, il prossimo 3 aprile.
Continua, anche nel mese di marzo, la collaborazione del cardinale Angelo Scola, con il «Messaggero di sant’Antonio».
Non c’è nessuno al mondo che non desideri essere definitivamente amato per poter, a sua volta, amare definitivamente. È l’infinito la misura con cui il Creatore ha «tarato» il cuore dell’uomo.