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Avrà una spiccata intonazione mariana e culminerà in un atto di affidamento alla Beata Vergine Addolorata l’edizione 2009 della celebrazione del Mandato agli evangelizzatori e ai catechisti della diocesi: l’appuntamento è fissato per sabato 26 settembre alle ore 15.30, come sempre nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia, e sarà presieduta dal Patriarca card. Angelo Scola.

Si tratta – secondo una tradizione pluridecennale che ritorna all’inizio di ogni nuovo anno pastorale – dell’incontro ufficiale e molto frequentato tra il vescovo e coloro che più direttamente (nelle parrocchie e nelle associazioni) sono impegnati nel campo della catechesi e della formazione condividendo così il delicato servizio dell’evangelizzazione e della missione nelle diverse realtà di vita del territorio diocesano.

Martedì 15 Settembre 2009 si è aperto a Venezia il congresso internazionale promosso dallo Studium Generale Marcianum dal titolo “La società plurale”, un tema che viene sviluppato a partire da diverse prospettive (filosofica, giuridica, teologica, sociologica) grazie al contributo di personalità quali David Novak, Cesare Mirabelli, Otfried Höffe, Pierpaolo Donati, ecc.

Ecco alcune immagini del congresso

Tale congresso ha lanciato ufficialmente la nuova Alta Scuola di studi e ricerca post-universitari, che avrà sede a Venezia, si avvarrà di un corpo docenti internazionale (da Robert Spaemann dell’Università di Monaco, a Margaret Archer dell’Università di Warwick, a Angelika Nussberger dell’Università di Colonia… ) e lavorerà su due livelli: uno accademico, rivolto a dottorandi e ricercatori, e uno di alta formazione per la società civile (associazioni, funzionari pubblici…).

E’ disponibile l’articolo a firma del card. Angelo Scola pubblicato dall’inserto Domenica de Il Sole 24 ore  del 13 settembre 2009.  Si tratta di un estratto dell’intervento che il Patriarca terrà al Congresso internazionale promosso dallo Studium Generale Marcianum a Venezia dal 15 al 17 settembre.

In qualità di presidente della delegazione francese alla Seconda Conferenza Internazionale dell’UNESCO (1947), Jacques Maritain aveva sostenuto una tesi che mantiene una forte validità e, se rigorosamente formulata, può costituire la base per identificare un nuovo modo di pensare la laicità nella società plurale. L’ambito politico – diceva Maritain – ha come oggetto un bene pratico riconosciuto da tutti come un valore in sé, indipendentemente dal fatto che non si riesca ad accordarsi sulla sua fondazione speculativa o dottrinale che necessariamente si rifà a diverse e spesso contraddittorie mondovisioni. In cosa può consistere? La convivenza e la comunicazione reciproca cui sono chiamati i soggetti, spesso in conflitto, che vivono nell’odierna società plurale, rivelano come bene pratico sociale il fatto stesso di vivere insieme. Se lo si riconosce nella sua inevitabile decisività (al limite come minor male) e lo si sceglie consapevolmente, questo essere in relazione diventa un bene politico primario. Elaborando, in modo adeguato, questa comune decisione, il bene pratico dell’essere in società potrebbe costituire quell’universale politico che il processo di secolarizzazione ha smarrito lungo la modernità.

Si è svolta giovedì  10 Settembre, all’interno della rassegna del 66° Festival internazionale del Cinema di Venezia, la prima proiezione italiana del docufilm di Gjon Kolndrekaj, “Matteo Ricci, un gesuita nel regno del drago” (Venezia Lido, Sala Tropicana 1 Spazio Fondazione Ente dello Spettacoloda ore 17.00). E’ stata l’occasione per portare all’attenzione di un pubblico di livello il lavoro che racconta la storia, la vita e le opere del gesuita maceratese.

L’iniziativa è stat promossa della Fondazione Ente dello Spettacolo. La proiezione  è stata preceduta da una conferenza di presentazione alle ore 12.00 (Venezia Lido, Sala Tropicana 1 Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo) con  il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, il Vescovo di Macerata, Claudio Giuliodori, Dario E. Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, il Consigliere culturale dell’ambasciatore cinese in Italia, Zhang Jianda, il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il regista Gjon Kolndrekaj.

“La società plurale” sarà il titolo del prossimo Congresso internazionale promosso dallo Studium Generale Marcianum che si terrà dal 15 al 17 settembre a Venezia e vedrà la partecipazione di esperti riconosciuti a livello mondiale.

Cliccando qui è possibile prendere visione del calendario del congresso.

Tale evento di fatto sarà l’occasione per il lancio ufficiale della nuova Alta Scuola denominata ASSET (acronomio per Alta Scuola Società Economia Teologia), che nasce in seno allo Studium Generale Marcianum dopo tre anni di sperimentazione del progetto ricerca UPE e si propone come una risorsa per la comprensione della società plurale in cui viviamo.

La sfida fondativa dell’Alta Scuola è quella di rispondere a due urgenze: da un lato la necessità delle scienze sociali e dell’economia di saper rendere ragione di tutte le dimensioni dell’esperienza umana, compresa quella religiosa, e dall’altra la possibilità per la teologia e la dottrina sociale della Chiesa di partecipare al dibattito pubblico confrontandosi a tutto campo con i paradigmi e le metodologie di ricerca propri delle altre scienze.

La mattina di sabato 15 agosto, solennità dell’Assunta, alle ore 11.00 il Patriarca card. Angelo Scola presiederà la concelebrazione eucaristica nella basilica (già cattedrale) S. Maria Assunta di Torcello: la solenne liturgia, momento religioso culminante delle celebrazioni per il Millennio della basilica stessa, sarà quindi vissuta come un’occasione speciale di rendimento di grazie per la tradizione millenaria di fede di Torcello e di Venezia.

La messa verrà trasmessa in diretta televisiva su Raiuno, alla presenza di numerose autorità civili e religiose. “Il segno della Chiesa veneziana radunata attorno a Maria nel luogo dedicato a Lei sin dalle origini della vita in laguna: questo sarà il messaggio che raggiungerà quanti seguiranno l’Eucaristia in televisione”, osserva don Gianmatteo Caputo (presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Millennio di Torcello).

Per la particolarità dell’evento l’accesso alla basilica di Torcello, in questa precisa circostanza, sarà consentito solo a quanti avranno l’apposito invito distribuito già dai giorni scorsi, e sino ad esaurimento, presso la chiesa di Santa Fosca solo per gli abitanti di Torcello, presso la parrocchia di Burano per il Vicariato dell’Estuario e presso l’Ufficio diocesano promozione beni culturali (a S. Lio) per i veneziani.