La mattina di sabato 15 agosto, solennità dell’Assunta, alle ore 11.00 il Patriarca card. Angelo Scola presiederà la concelebrazione eucaristica nella basilica (già cattedrale) S. Maria Assunta di Torcello: la solenne liturgia, momento religioso culminante delle celebrazioni per il Millennio della basilica stessa, sarà quindi vissuta come un’occasione speciale di rendimento di grazie per la tradizione millenaria di fede di Torcello e di Venezia.

La messa verrà trasmessa in diretta televisiva su Raiuno, alla presenza di numerose autorità civili e religiose. “Il segno della Chiesa veneziana radunata attorno a Maria nel luogo dedicato a Lei sin dalle origini della vita in laguna: questo sarà il messaggio che raggiungerà quanti seguiranno l’Eucaristia in televisione”, osserva don Gianmatteo Caputo (presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Millennio di Torcello).

Per la particolarità dell’evento l’accesso alla basilica di Torcello, in questa precisa circostanza, sarà consentito solo a quanti avranno l’apposito invito distribuito già dai giorni scorsi, e sino ad esaurimento, presso la chiesa di Santa Fosca solo per gli abitanti di Torcello, presso la parrocchia di Burano per il Vicariato dell’Estuario e presso l’Ufficio diocesano promozione beni culturali (a S. Lio) per i veneziani.

Anche il giorno seguente, domenica 16 agosto, Raiuno trasmetterà in diretta la messa da Torcello e sempre con inizio alle ore 11.00: questa celebrazione eucaristica verrà presieduta dal vescovo ausiliare mons. Beniamino Pizziol. In tal caso è prevista la libera partecipazione dei fedeli ed è caldamente raccomandata soprattutto la presenza delle comunità del Vicariato dell’Estuario e del vicino litorale di Treporti.

In questi giorni, intanto, il Patriarcato di Venezia – attraverso l’Ufficio per la Pastorale del Turismo – ha avviato la diffusione (presso tutte le chiese, gli alberghi, le case per ferie, i campeggi e i vari luoghi di villeggiatura presenti nel territorio) del nuovo saluto speciale scritto dal card. Angelo Scola per tutti coloro che attraverseranno o si stabiliranno nella diocesi veneziana per un periodo di vacanza.

Il saluto, in italiano e inglese, è scritto in forma di cartolina e il messaggio riportato rimanda proprio alla celebrazione del Millennio della Basilica di Torcello, invitando i turisti a riconoscere le radici di fede che nella intera diocesi si ritrovano nell’arte e nelle testimonianze storiche. Legata al saluto è anche la promozione della nuova mostra che sarà inaugurata il 28 agosto e consentirà ai visitatori di riscoprire la storia di Torcello e delle origini di Venezia attraverso capolavori provenienti da grandi musei europei.

La cartolina, una volta letta, può quindi essere spedita dai turisti stessi come un normale ricordo di viaggio, per raggiungere parenti e amici lontani.

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La Basilica di S. Maria Assunta: alcuni cenni storici

La chiesa originaria sorse nel 639 per volere di Isacio, esarca di Ravenna. Risale al VII secolo anche il battistero, di cui oggi rimangono alcuni resti. La chiesa originaria fu modificata nell’864 e in parte ricostruita nel 1008, quando fu nominato vescovo Orso Orseolo. La fabbrica orseoliana corrisponde quasi per intero all’edificio attuale. Alla facciata in cotto a capanna è addossato il porticato che prosegue fino a cingere il perimetro della chiesa di Santa Fosca. L’interno riprende il tipo delle basiliche paleocristiane a tre navate, ciascuna delle quali termina in un’abside. Divide il presbiterio dalle altre parti della chiesa, l’iconostasi, composta di sei colonne e di plutei marmorei dell’XI secolo e con dipinti del XV secolo raffiguranti la Madonna e gli Apostoli. L’abside centrale accoglie il mosaico di Vergine con il Bambino benedicente (XII-XIII sec.), fulcro di tutta la composizione architettonica. La parete interna della facciata è rivestita dal grandioso mosaico raffigurante il Giudizio Universale (XII-XIII sec.). Avvertimento per i fedeli mentre uscivano dalla chiesa, è uno dei più grandi esempi del figurativo in area occidentale quando intorno al Mille si fa strada l’idea della fine cosmica e del Giudizio inappellabile di Dio. Isolato, sul retro della basilica, si eleva il campanile romanico del XI secolo, uno dei più antichi della città, da cui si ammira uno dei più suggestivi panorami della laguna veneta.