Il Patriarca presenta la seconda Assemblea ecclesiale che si terrà nel pomeriggio di domenica 11 ottobre a S. Marco per documentare, con una serie di testimonianze, i segni belli suscitati dalla Visita pastorale nelle comunità e sul territorio.

Il programma della seconda Assemblea Ecclesiale indica alle ore 14.30 l’accoglienza in basilica e poi, alle 15.00, l’inizio dei lavori con l’introduzione di mons. Pizziol; seguirà la presentazione di alcune testimonianze comunitarie – oltre a quelle elaborate in diocesi ci sarà l’intervento di mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia -, il tutto intervallato da brevi momenti musicali; alle 17.00 è previsto l’intervento di “sintesi” del Patriarca card. Angelo Scola ed infine alle ore 18.00 si terrà la solenne concelebrazione eucaristica con l’omelia pronunciata dal Patriarca emerito card. Marco Cè.

La raccolta di offerte in tale circostanza sarà destinata a sostenere l’opera individuata per accompagnare, come segno concreto di carità, la Visita pastorale: una serie di interventi, già in atto e coordinati dalla Caritas diocesana, in aiuto alle popolazioni del Pakistan colpite dal disastroso terremoto del 2005.

“Un momento di edificazione comune”, un incontro “gratuito” e di carattere familiare “per rinnovare lo sguardo uno sull’altro” in “uno scatto di fraternità, di comunione e intensità di affetto”: così il Patriarca presenta, in un’intervista al settimanale diocesano Gente Veneta, la seconda Assemblea ecclesiale che coinvolgerà nel pomeriggio di domenica 11 ottobre, a S. Marco, oltre 1200 persone in rappresentanza delle varie realtà del Patriarcato di Venezia (parrocchie, comunità religiose, uffici diocesani, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali della diocesi, realtà associative e civili toccate dalla Visita pastorale).

Il grande evento – annunciato nell’aprile scorso dalla lettera pastorale del Patriarca “Andarono dunque e videro dove egli dimorava” – si situa appunto nel contesto della Visita pastorale che il Patriarca card. Angelo Scola, con il vescovo ausiliare mons. Beniamino Pizziol e i suoi principali collaboratori sta svolgendo in questi anni. E l’intento dell’Assemblea è proprio quello di “documentare con semplicità quanto la Visita pastorale ha suscitato e sta suscitando”. Tale appuntamento diviene così lo “sviluppo” della prima Assemblea Ecclesiale, tenutasi sempre a S. Marco nell’aprile 2005 e sfociata proprio nell’indizione della Visita stessa.

Nell’intervista il Patriarca sottolinea la necessità di “spostare il baricentro della nostra vita ecclesiale dalle iniziative, dall’organizzazione, dalle strategie e dai progetti al soggetto personale e comunitario che li attua operando nella storia. Il baricentro va posto sul soggetto che noi siamo, sul nostro riferimento a Cristo, sulla necessità di un rapporto personale e comunitario con Lui, che si può vivere solo dentro a una autentica vita di comunità. Il fare, il servizio sono importanti, ma ancor più importante è chiedersi sempre “per Chi?” agiamo. Un simile soggetto si manifesta inevitabilmente, non può restare nascosto: è lievito, sale, luce allo stesso tempo sia negli ambienti della parrocchia e delle associazioni, sia soprattutto in tutti gli ambienti in cui spendiamo la nostra esistenza”.

E sempre a proposito di “testimonianza” il card. Scola osserva: “La testimonianza non è un puro narrare qualcosa che è capitato a me ma è mostrare come una determinata esperienza che ho vissuto – un incontro con una persona, una malattia, la gioia di una nascita, una difficoltà al lavoro, la Sosta della Visita pastorale – ha toccato tutta la mia vita e la illumina a partire dal mio rapporto con Cristo, Verità vivente e personale. Noi dobbiamo rendere testimonianza a Gesù: se intendo così la testimonianza, allora diventa comunicabile, cioè apre un terreno di incontro tra me e gli altri, che si sentono chiamati in causa, coinvolti con tutta la loro storia e persona”.

In vista dell’Assemblea ecclesiale, nei mesi scorsi era stato chiesto alle comunità presenti nel Patriarcato di stilare delle testimonianze comunitarie secondo i criteri indicati nella Lettera e con l’intento di raccontare i “segni belli” e i frutti maturati in questi anni. Oltre 140 sono state le testimonianze comunitarie giunte all’Ufficio per il Coordinamento della pastorale diocesana: quasi tutte provenienti da parrocchie più qualcuna arrivata da associazioni o movimenti ecclesiali. Le testimonianze sono disponibili e accessibili a tutti nel sito diocesano www.patriarcatovenezia.it.

L’ingresso in basilica avverrà domenica solo per invito nominale e con pass spedito direttamente a domicilio alle persone interessate: tutti gli altri potranno seguire l’evento in diretta su tv e radio (Telechiara e Bluradio Veneto) a partire dalle ore 15.00.