Proponiamo il testo delle antifone delle messe feriali della II settimana di Quaresima, tratte dagli scritti di sant’Ambrogio.


ALL’INGRESSO

Anima mia, basta ormai col peccato. Pensa che puoi cadere a un tratto nell’eterno tormento, dove non c’è penitenza e il pianto non vale più a nulla. Convèrtiti, ora che il tempo della salvezza ti è dato e grida al Signore Gesù: «Pietà di me, tu che salvi!»

DOPO IL VANGELO

Nel giorno dell’angoscia a te levo il mio grido e tu mi esaudirai. Tu sei l’unico Dio, vivo e vero, non c’è nulla che uguagli le tue opere.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

In piena vita ci è sopra la morte. Dov’è il nostro aiuto se non in te, Signore? Santo Dio, Santo forte, Santo pietoso, salvatore Gesù, non abbandonarci alla morte eterna!

ALLA COMUNIONE

Contro te abbiamo peccato, Signore, chiediamo un perdono che non meritiamo. Tendi la mano a noi che siamo caduti, tu, che al ladro pentito apristi il paradiso. La vita nostra sospira nell’angoscia, ma non si corregge il nostro agire. Se aspetti, non ci pentiamo, se punisci, non resistiamo. Tendi la mano a noi che siamo caduti , tu, che al ladro pentito apristi il paradiso.