– sabato 16 luglio, alle 19.00, l’apertura del ponte votivo con le autorità cittadine
– domenica 17 luglio, alle 19.00, la messa solenne presieduta dal card. Scola
Fissati i momenti di “congedo” da Venezia del card. Scola: 5 e 7 settembre
L’edizione 2011 della festa del Redentore sarà uno degli ultimi appuntamenti “veneziani” del card. Angelo Scola, prima dei gesti ufficiali di congedo che si svolgeranno nei primi giorni del prossimo mese di settembre: lunedì 5 settembre, al Teatro La Fenice (ore 20.30) e su iniziativa del Comune di Venezia, ci sarà il momento di saluto da parte delle autorità civili mentre mercoledì 7 settembre, nella basilica cattedrale di S. Marco (ore 18.30), si terrà la solenne concelebrazione eucaristica per il saluto da parte della Chiesa veneziana.
Intanto la festa del Redentore, religiosa e civile insieme, offrirà anche quest’anno al card. Scola l’occasione per rivolgere alla città (e non solo) il suo tradizionale discorso che riprenderà e rilancerà i temi della recente visita del Santo Padre a Nordest.
Dal 2003 in poi i “discorsi del Redentore” del Patriarca di Venezia hanno affrontato temi fondamentali per la vita personale e comunitaria, divenendo occasioni di dibattito e confronto ad ampio raggio.
Questi i passi via via compiuti:
- una speranza che non delude (2003)
- il “meticciato di civiltà e culture” (2004)
- la proposta di una “nuova laicità” (2005)
- la libertà di educazione (2006)
- il rapporto tra anima e scienze (2007)
- la famiglia italiana come fattore di progresso (2008)
- l’umana sofferenza e l’opera del Redentore (2009)
- il “bell’amore” (2010).
I contenuti di tali interventi possono essere recuperati sul questo sito; sempre su questo sarà disponibile online, a partire da domenica 17 luglio, anche il testo integrale del discorso del Redentore 2011.
Il programma della festa del Redentore (v. in calce calendario completo delle celebrazioni ) prevede, secondo la tradizione:
– sabato 16 luglio, alle ore 19.00 e alla presenza del card. Scola e delle autorità cittadine l’apertura e l’inaugurazione ufficiale del ponte votivo che, attraverso il canale della Giudecca, conduce direttamente al Tempio del Redentore.
– domenica 17 luglio, alle ore 19.00, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Amministratore Apostolico card. Angelo Scola alla presenza delle congregazioni del clero, dei parroci e delle autorità cittadine; al termine, poi, ci sarà la processione eucaristica e la benedizione alla città dall’esterno del tempio.
Si rinnoverà così – seguendo una tradizione che risale ad oltre quattro secoli fa – il pellegrinaggio di tante migliaia di fedeli che attraverseranno il canale della Giudecca per sciogliere l’antico voto che risale al XVI secolo quando la città fu colpita da una terribile peste (1575 – 1577).
Il calendario completo delle celebrazioni
- Sabato 16 luglio – alle ore 19.00 e alla presenza del card. Scola, del Sindaco e delle autorità cittadine – sarà aperto e inaugurato ufficialmente il ponte votivo che, attraverso il canale della Giudecca, condurrà direttamente al Tempio del Redentore dove subito dopo, alle ore 19.30, sarà celebrata l’Eucaristia. Un’altra messa è prevista anche alle ore 24.30, immediatamente dopo i fuochi d’artificio.
- Domenica 17 luglio le messe nella basilica del Redentore saranno celebrate nei seguenti orari: 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 16.30 – 17.30. Alle ore 19.00 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Amministratore Apostolico card. Angelo Scola con la partecipazione del Capitolo metropolitano, delle Congregazioni del clero, della Comunità cappuccina, dei parroci e delle autorità cittadine; a seguire vi sarà la processione eucaristica fino all’esterno della chiesa e la benedizione della città.
- Nei vicini locali del patronato parrocchiale del Redentore, per l’occasione, è allestita la tradizionale pesca di beneficenza.
Le origini della festa
- Nel triennio 1575 – 1577 la Serenissima fu scossa dal flagello della peste. Favorito dall’altissima concentrazione di abitanti, il morbo serpeggiò a lungo e causò moltissime vittime: quasi 50.000, più di un terzo della popolazione. Il Senato, il 4 settembre 1576, deliberò che il Doge dovesse pronunciare il voto di erigere una chiesa dedicata al Redentore, affinché intercedesse per far finire la pestilenza. Ogni anno la città avrebbe reso onore alla basilica, nel giorno in cui fosse stata dichiarata libera dal contagio. Il 13 luglio 1577 la pestilenza fu dichiarata definitivamente debellata e si decise di festeggiare la liberazione dalla peste la terza domenica del mese di luglio, con una celebrazione religiosa e una festa popolare.