E’ sempre una festa di grande partecipazione popolare, legata ad un voto che risale a quasi quattro secoli fa e che ancora, ogni anno, tocca e mobilita molte migliaia di veneziani (e non solo) che rinnovano il pellegrinaggio cittadino alla Madonna della Salute.
“Tocca a te!” è il motto che accompagnerà quest’anno i giovani della diocesi nel pellegrinaggio con il Patriarca alla Basilica della Saute in programma venerdì 20 Novembre alle 18.30: si soffermeranno, infatti, a riflettere sul senso del mettersi in gioco e dell’imparare a fidarsi di Gesù.
Il sottotitolo del pellegrinaggio – “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” – richiama invece il brano del Vangelo che sarà loro proposto, quello relativo alle nozze di Cana. “Ci metteremo anche noi nell’ordine di idee di ascoltare Maria che ci incita a fare quello che dice il Signore – spiega don Renato Mazzuia, coordinatore della Pastorale giovanile diocesana -. Quello che proponiamo ai giovani non è un attivismo sterile, ma il mettersi in gioco che nasce dall’aver trovato un compimento nella relazione con Cristo”.
A tal fine verrà anche suggerito un esempio di giovani che si sono messi in gioco per la difesa della libertà e della giustizia: la Rosa Bianca, il gruppo di studenti cristiani di Monaco di Baviera che si opposero in modo nonviolento al regime nazista, tra il giugno 1942 e il febbraio 1943, data della loro condanna a morte. Saranno perciò proposti alcuni brani tratti dalle lettere e i diari di Sophie Scholl della Rosa Bianca, alternati ad alcuni spezzoni dell’omonimo film.
Il ritrovo per tutti i giovani – dagli anni delle scuole superiori in su – è fissato a Venezia in tre precisi luoghi (S. Moisè, S. Salvador e Riva della Pietà) attorno alle ore 18.00 per la distribuzione della candela e del libretto che fa da guida al pellegrinaggio. Alle 18.30, nella Basilica di S. Marco, ci sarà il momento della preghiera e della testimonianza attraverso l’esperienza della Rosa Bianca. La lettura del brano delle nozze di Cana sarà quindi seguito dal primo intervento del Patriarca card. Angelo Scola.
Attorno alle ore 19.30 si snoderà poi il pellegrinaggio vero e proprio verso la Basilica della Salute dove si giungerà alle 20.00 circa: qui è previsto l’intervento conclusivo del Patriarca che guiderà, infine, la preghiera di affidamento a Maria. La conclusione dell’incontro è previsto verso le ore 20.40; tutti i presenti saranno quindi invitati a passare davanti all’icona della Madonna ed uscire attraverso la sacrestia della basilica per ammirare il quadro del Tintoretto sulle nozze di Cana.
Sabato 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – alle ore 10.00 si terrà nella basilica veneziana della Salute l’appuntamento religioso più importante: la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca di Venezia card. Angelo Scola alla presenza del Capitolo metropolitano, delle Congregazioni del clero e delle autorità cittadine (civili e militari).
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Il calendario degli eventi e delle celebrazioni a Venezia, Mestre e Catene, nelle chiese intitolate alla Madonna della Salute:
A Venezia
Giovedì 19 novembre le messe saranno celebrate alle ore 10 (per gli anziani) – 16; alle 16.30 recita del rosario e canto delle litanie;
Venerdì 20 novembre la basilica della Salute rimarrà aperta dalle ore 8.00 alle 21.00; le messe saranno celebrate alle 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 – 18; alle ore 14.30 ci sarà la solenne apertura del pellegrinaggio cittadino e in serata, attorno alle ore 20.00, culminerà nella basilica della Salute il pellegrinaggio dei giovani con il Patriarca;
Sabato 21 novembre – giornata della festa liturgica della Madonna della Salute – le messe si susseguiranno ad ogni ora dalle 6.00 alle 20.00. Alle ore 10.00 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca; alle ore 22.00 è prevista la celebrazione della Compieta (preghiera della sera); in questo giorno la basilica rimarrà aperta ininterrottamente dalle ore 5.50 alle 22.15;
Domenica 22 novembre le messe si terranno alle ore 9 – 10 (S. Messa per gli ammalati presieduta dal Patriarca emerito card. Marco Cè) – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 – 18; alle 19.00 ci sarà il canto dei Vespri;
Lunedì 23 novembre, le messe saranno celebrate alle ore 11 (per familiari del clero) e alle 16;
Martedì 24 novembre le messe sono previste alle ore 11 e 16 mentre alle ore 18.00 si svolgerà, infine, una messa in suffragio di mons. Giuliano Bertoli nel decimo anniversario della morte.
Nella chiesa dedicata alla Madonna della Salute in Via Torre Belfredo a Mestre:
Giovedì 19 novembre alle ore 20.30 ci sarà un concerto dell’Ensemble Laborintus diretto dal Maestro Michele Pozzobon;
Venerdì 20 novembre alle ore 10.00 sarà celebrata una S. Messa per gli ospiti, i volontari, gli amministratori e gli operatori della vicina casa di riposo “Antica Scuola dei Battuti”; alle 15.00 ci sarà la preghiera dei bambini della scuola materna parrocchiale “Madonna della Salute” e, sempre in questo giorno, si apre la tradizionale pesca di beneficenza;
Sabato 21 novembre le messe sono previste alle ore 7 – 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 15 – 16 – 17 – 19 (con la presenza delle associazioni Aido e Avis) – 20; alle ore 17.45 giungerà il vescovo ausiliare mons. Beniamino Pizziol per la recita del Rosario e la benedizione dei bambini (che verrà impartita, in questa giornata, anche al termine di ogni messa).
Nella chiesa della Madonna della Salute a Catene:
Giovedì 19 novembre, alle ore 17.00, si terrà l’Infiorata con i bambini della parrocchia che porteranno un fiore alla Madonna;
Sabato 21 novembre le messe sono previste alle ore 8 – 9.30 – 11 (“S. Messa dell’ammalato”, con imposizione delle mani, alla presenza dei sacerdoti del Vicariato di Marghera) – 17 ed infine alle ore 19.00 si svolgerà la messa solenne presieduta dal Patriarca card. Angelo Scola (al termine della celebrazione sarà distribuito il pane benedetto); nello stesso giorno, inoltre, alle 15.30 si terrà la benedizione dei bambini e delle famiglie;
Domenica 22 novembre l’Eucaristia sarà celebrata alle ore 8 – 9.30 – 11 (Messa solenne) – 18.30; alle ore 12.00, in particolare, è prevista la benedizione degli automezzi e degli autisti sul piazzale della chiesa e alle ore 15.00 è in programma la processione per le vie di Catene presieduta dal Ministro provinciale ofm frate Bruno Miele.
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4. Le origini storiche e le motivazioni della festa
La festa ha origine nell’anno 1630 quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione della drammatica prova rappresentata dalla forte pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare (v. scheda in calce). Particolarmente venerata, nella basilica della Salute, è l’icona bizantina della Madonna detta Mesopanditissa (Mediatrice di pace) davanti alla quale ogni anno la comunità ecclesiale e civile di Venezia rinnova il suo “voto” di riconoscenza e gratitudine.
Mons. Lucio Cilia, rettore della Basilica della Salute, rivolge l’invito a svolgere il pellegrinaggio con una particolare intenzione legata all’Anno sacerdotale indetto dal Papa: “La Salute è la chiesa del Seminario e chi viene in pellegrinaggio nella festa della Madonna sa che lì incontrerà i seminaristi. Tutto il grande lavoro che rende possibile la festa è sostenuto quasi esclusivamente dai giovani che si stanno preparando a diventare preti. Ogni mattina l’icona di Maria accoglie i seminaristi per la celebrazioni della messa; ad ottobre e a maggio vi è la recita del rosario e il canto delle litanie. E’ in occasione del fioretto di maggio, sotto gli occhi benevoli di Maria e l’ascolto attento e critico dei propri compagni, che tutti i futuri preti hanno pronunciato le loro prime prediche. Per questo motivo la Basilica è strettamente legata alla memoria e al cuore di tanti preti”. E quindi, prosegue mons. Cilia nella riflessione pubblicata sul prossimo numero di Gente Veneta, “la Madonna della Salute ci faccia una grazia particolare quest’anno: ci doni di comprendere che cos’è un prete, per crescere nell’amore e nella preghiera per chi ha ricevuto ed ha risposto ad una vocazione così grande”.
La storia della Basilica della Salute
E’ stata la grande peste che tra il 1630 e il 1631 aveva colpito duramente la popolazione veneziana (80.000 morti su 150.000 residenti) a suggerire la costruzione dell’imponente chiesa barocca – la Basilica della Salute – progettata da Baldassarre Longhena per sciogliere il voto alla Vergine fatto da Doge e Patriarca di Venezia per la salvezza della città e la liberazione dal male.
Si racconta che la peste fu portata a Venezia da un ambasciatore del conte di Mantova (dove i Lanzichenecchi avevano appena importato il morbo) nel giugno 1630. La progressione del male fu inevitabile e rapidissima: a settembre il Patriarca Giovanni Tiepolo ordinò preghiere per chiedere la fine del flagello e il 22 ottobre ecco il voto solenne promulgato dal Doge Nicolò Contarini e dal Senato della Repubblica di Venezia affinché si compisse per 15 sabati una processione penitenziale in tutta la città e si innalzasse un tempio “alla Vergine Santissima, intitolandola Santa Maria della Salute et ch’ogni anno nel giorno che questa città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li successori suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della pubblica gratitudine di tanto beneficio».
La costruzione fu affidata a Baldassare Longhena che progettò una chiesa «in forma di corona». La spesa sostenuta per completare l’opera si aggirò attorno ai 400.000 ducati (rispetto ai 50.000 previsti). I lavori proseguirono molto a lungo e Venezia dovette attendere alcuni decenni prima di poter ammirare la Basilica della Salute che venne finalmente consacrata a Dio dal Patriarca Alvise Sagredo il 9 novembre 1687 consegnando così alla città e al mondo un capolavoro d’arte ed una frequentatissima meta di pellegrinaggi.