Lunedì 7 dicembre, alle ore 18.00 nella basilica di S. Marco a Venezia, il Patriarca card. Angelo Scola presiede il rito di consacrazione delle prime tre donne che entrano nel neocostituito “Ordo virginum” diocesano.
L’Ordo Virginum è una forma di vita consacrata riconosciuta dalla Chiesa, di origini antichissime e riattivata a partire dal Concilio Vaticano II. Non è una nuova congregazione, né un ordine religioso o monastico né un istituto secolare. Tale forma di consacrazione è scelta da alcune donne chiamate a vivere la verginità nella vita ordinaria, cioè accanto e insieme a tutti gli altri fedeli e con diretto riferimento al vescovo, a servizio della Chiesa locale. Le prime tre donne che, dopo anni di preparazione, entreranno a far parte dell’Ordo Virginum diocesano sono:
- Silvia Marchiori, 44 anni, della parrocchia di S. Barbara di Mestre; insegna italiano, storia e geografia presso l’Istituto Giovanni Paolo I di Venezia ed è attualmente presidente dell’Azione cattolica diocesana;
- Nella Pavanetto, 43 anni, originaria di Ca’ Tron di Roncade (Treviso) e proveniente dalla parrocchia di S. Michele di Quarto d’Altino; lavora in uno studio di progettazione navale a Scorzè e collabora con la Caritas diocesana;
- Katia Vanin, 35 anni, della parrocchia di S. Giorgio di Chirignago; dopo alcune esperienze in campo educativo (con minori in stato di disagio ed anziani) è ora segretaria nella Scuola S. Domenico Savio di Oriago (Fondazione Giovanni Paolo I).
“Esprimeremo davanti alla Chiesa – spiegano in un’intervista al settimanale diocesano Gente Veneta – il nostro proposito di vivere il battesimo con il dono della verginità e lo mettiamo nelle mani del vescovo che raccoglie, benedice e custodisce quest’intenzione. E’ come nel matrimonio: uno non si sposa perché deve assolvere a una serie di compiti ma perché si dona a un’altra persona. Così noi: solo che ci doniamo a Dio invece che a un marito. Ma rimarremo nel mondo, condividendo con tutti gli altri laici, uomini e donne, l’ordinarietà della vita ed anche le stesse difficoltà, ad esempio nel lavoro. Sentiamo, infatti, la vocazione ad amare il Signore vivendo in mezzo a tutti gli altri, senza qualcosa che necessariamente ci distingua da loro”.
Entrando nell’Ordo Virginum le tre candidate esprimeranno il proposito di seguire Cristo secondo i consigli evangelici: la verginità, la povertà e l’obbedienza. La loro regola di vita, inoltre, prevede che preghino assiduamente con la Liturgia delle Ore (Lodi – Vespro – Compieta) e partecipino quotidianamente alla messa, che riservino ogni giorno un adeguato tempo di meditazione e partecipano periodicamente a ritiri ed esercizi spirituali. Le vergini consacrate provvederanno al proprio mantenimento con i proventi del loro lavoro e i beni personali. Potranno vivere da sole, in famiglia o insieme ad altre vergini consacrate.