Sabato 31 ottobre presso la Basilica della Salute di Venezia il Patriarca ha presieduto il rito di istituzione dei lettori Davide e Morris e degli accoliti Lorenzo, Francesco e Mauro.

Qui sono disponibili alcuni estratti dell’omelia del Patriarca.

1. La risposta della Vergine all’annuncio dell’Angelo: «Ecco la serva del Signore» si potrebbe, con un linguaggio più vicino a noi, tradurre così: “Io sono tua, o Signore”. È la formula espressiva dell’amore, del dono incondizionato di sé al Padre che chiama. «Compresi – dice Santa Teresina – che la Chiesa ha un cuore bruciato dall’amore. Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che senza questo amore gli apostoli non avrebbero più annunciato il Vangelo. I martiri non avrebbero più versato il loro sangue».

2. Per questo Maria, se è amata, ci educa al ministero presbiterale e più in generale al servizio. (…)

3. Maria, la Sposa. Il primo elemento costitutivo del servire è il ricevere. «Ricevi il libro delle sante Scritture e trasmetti fedelmente la Parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini» (dal Rito di istituzione dei Lettori). «Ricevi il vassoio con il pane per la celebrazione dell’Eucaristia, e la tua vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa» (dal Rito di istituzione degli Accoliti). L’iniziativa è tua, ma non è tua, io vivo, ma non io: l’esaltante paradosso cristiano. Se non sono vissuti così, gli anni che passano ci scavano solo la fossa.

4. Maria, la Madre. Ciò che fonda la maternità di Maria è il suo sì, l’abbandono libero e senza riserve, alla volontà di Dio, un altro modo per dire l’amore al destino di suo Figlio. (…)

5. Amore verginale, effettivo ed oggettivo. Dal sì della Vergine Madre ha inizio una fecondità nuova, più profonda e vasta di quella naturale. La nuova parentela, infatti, dilata quella della carne e del sangue, fino a ricomprendere chi, attraverso Gesù, riconosce il Padre. (…)

6. Un aiuto insostituibile per questo stile di vita basato sulla comunione oggettiva ed effettiva è il sacramento della Confessione. Il primo atteggiamento di confessione sacramentale. È l’atto di libertà più elevato. Il primo atteggiamento di confessione – dice Adrienne von Speyr – è nella Trinità. In essa ogni Persona sta di fronte all’altra nella trasparenza assoluta, nel dono totale di Sé. Maria, paradigma della confessione.

7. Questa celebrazione eucaristica segna una tappa importante del vostro cammino vocazionale, cioè del cammino della vostra esistenza in Cristo. Non dimenticatene la condizione fondamentale: «Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare, ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera. Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ricercherò» (Sir 51,18). Buon cammino.