Continua la proposta estiva attraverso la quale verranno forniti spunti di riflessione quotidiani secondo diversi filoni tematici: famiglia, amore, matrimonio, educazione, fede, ragione….per continuare a riflettere sui numerosi spunti offerti da Family 2012 e per prepararsi all’imminente Anno che il Santo Padre ha dedicato alla Fede.
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Non c’è nessuno al mondo che non desideri essere definitivamente amato per poter, a sua volta, amare definitivamente. È l’infinito la misura con cui il Creatore ha «tarato» il cuore dell’uomo
di Angelo Scola
Mi capita spesso di incontrare genitori della mia età, felicemente sposati, le cui figlie/i in età da marito/moglie scelgono di convivere. «Adesso si usa così…», «Eppure da noi hanno avuto un esempio diverso!», «Cosa ci possiamo fare?». La domanda, scettica, rassegnata, o accorata a seconda dei casi, rimbalza dai genitori ai parroci agli educatori, spesso agli stessi giovani. Eppure, lo abbiamo detto nella prima puntata di questo nostro dialogo, il «per sempre» è una caratteristica inestirpabile del vero amore tra un uomo e una donna. Del resto non lo ritroviamo solo nella formula del rito religioso del matrimonio («Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre…»), ma ne rintracciamo un’eco anche nelle norme del Codice Civile (quando, a proposito di matrimonio, si parla di «obbligo reciproco alla fedeltà», art. 143). Non c’è nessuno al mondo che non desideri essere definitivamente amato per poter, a sua volta, amare definitivamente. La misura con cui il Creatore ha «tarato» il cuore dell’uomo è infatti l’infinito. Di fronte a coloro che amiamo di più sentiamo come profondamente ingiusta la parola fine: «Ama chi dice all’altro: “Tu non puoi morire”» (Gabriel Marcel). Ma se le cose stanno così, perché ci si sposa sempre di meno? […] «Senza impegno» ci assicurano i venditori quando ci vogliono rifilare un prodotto. «Senza impegno» sembra essere diventata la massima aspirazione di molti giovani. Perché l’«impegno» mette paura.
(Da Angelo Scola, “Famiglia, risorsa decisiva” Padova, Edizioni Messaggero, 2012)