L’intervento del cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, pubblicato dal “Corriere della sera” in occasione dell’apertura del decimo vertice Asem, ospitato nel capoluogo lombardo dal 15 al 17 ottobre.

In questi giorni Milano sarà al centro di un importante evento internazionale. La città ospiterà il decimo vertice Asem cui parteciperanno capi di Stato e di governo di 53 Paesi.
Per alcuni giorni la nostra metropoli vedrà uomini di Stato e rappresentanti della società civile impegnati a discutere di sviluppo sostenibile, commercio equo, cooperazione, sicurezza, integrazione e solidarietà.
Tutti temi essenziali e pieni di futuro: all’impegno responsabile su ognuno di essi da parte dei singoli e delle istituzioni è legata infatti la possibilità di costruire un avvenire in grado di superare quelle «inequità» – come ci ricorda papa Francesco – che sono all’origine del nostro presente tanto segnato da fenomeni di esclusione, delegittimazione reciproca, individualismo, violenza. Milano si presta bene a un simile compito: già tante volte nella storia, è stata luogo di dialogo e di scambio, come abbiamo ricordato pochi mesi fa, celebrando il diciassettesimo centenario dell’Editto di Milano; lo è adesso, in seguito a tutte le trasformazioni che la rendono sempre più società plurale, in cui si incontrano culture e civiltà chiamate a una convivenza virtuosa e arricchente.
Un simile evento può contare sull’attenzione e sull’impegno dei tanti cristiani che abitano la città. Illuminati dalla loro fede, i cristiani sentono la responsabilità di mostrare la vicinanza di Dio a tutti gli uomini e a tutte le donne attraverso l’impegno a costruire un’amicizia civica capace di accogliere ogni persona e in particolare i più poveri e gli esclusi. Da secoli i cristiani a Milano lavorano per realizzare una fraternità che sostiene l’altro e lo aiuta ad andare avanti, a scoprire la bellezza di essere persona dentro un popolo che lo riconosce e lo accompagna.
L’augurio della Chiesa milanese per il summit diventa così un augurio per Milano: possa essere il luogo e l’occasione per aiutare tutta l’umanità a sentirsi sempre più una sola grande famiglia.

del cardinale Angelo Scola,
Arcivescovo di Milano