Pubblichiamo il messaggio augurale dell’Arcivescovo Angelo Scola per il venticinquesimo di ordinazione episcopale del cardinale Tettamanzi, oggi Arcivescovo emerito di Milano.

di Angelo Scola
Arcivescovo di Milano

«La pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!» (Col 3,15). Le parole dell’Apostolo vengono spontaneamente alla mente in occasione del XXV di episcopato del caro Arcivescovo Dionigi. La pace a cui ci esorta l’Apostolo Paolo è espressione della nostra vocazione cristiana, accolta e vissuta nella comunità ecclesiale.

Eminenza carissima,
il Signore Ti ha chiamato, venticinque anni orsono, a servire la vocazione dei figli di Dio attraverso una dedita e sapiente guida della Chiesa come successore degli apostoli. Ad essa la Provvidenza Ti aveva preparato facendoTi nascere e crescere nella nostra Chiesa ambrosiana, la cui vita cristiana, fatta di solida pietà sacramentale e di carità operosa, Ti ha alimentato fin dai primi passi della Tua esistenza. Nella nostra Chiesa fiorì la chiamata al sacerdozio che il Signore Ti rivolse e la Tua generosa risposta; ad essa consacrasti intensi anni di ministero pastorale attraverso l’insegnamento. San Giovanni Paolo II Ti chiamò a collaborare con lui e Ti elesse per l’ordine episcopale nominandoTi quale vescovo di Ancona-Osimo prima, Segretario della Conferenza Episcopale Italiana poi, arcivescovo di Genova e, infine, Ti affidò la cattedra di Ambrogio e Carlo, da Te tanto amati. Lo stesso San Giovanni Paolo II Ti creò cardinale perché Tu potessi meglio servire la Chiesa universale e il ministero petrino.

In tutti questi anni – ed è questo il motivo del nostro ringraziamento più sincero – hai speso la vita per annunciare il Vangelo a tutti gli uomini e custodire la fede del popolo cristiano. L’odierna situazione della nostra affaticata Europa domanda, forse in modo ancor più deciso che in passato, di riconoscere nella testimonianza della fede la figura e il ministero del vescovo.

«Gaudium et pax» recita il Tuo motto episcopale. Sono le parole che accompagnano oggi il ringraziamento a Dio della Chiesa ambrosiana e mio personale per il dono del Tuo ministero.

«E rendete grazie!»: le parole di Paolo trovano profondamente consono il nostro cuore. Grazie Eminenza!