Arcidiocesi di Milano 

Monastero delle Romite Ambrosiane della Bernaga

 

Santa Messa in Memoria di San Paolo VI

At 20, 17-18a.28-31.36; Salmo 88; 1Cor 9,16-19.22-23; Mt 16,13-19

mercoledì 29 maggio 2019

Appunti per l’Omelia

S.E.R. Card. Angelo Scola, Arcivescovo emerito di Milano

 

  1. Voi chi dite che io sia?

«Ma voi, chi dite che io sia?» (Vangelo, Gv 16,15).

La domanda di Gesù ai suoi non mirava certo ad ottenere una risposta dogmatica, ma a verificare la loro relazione con Lui.

Gesù non costituisce Pietro sulla sua solidità morale, ma sulla solidità delle fede confessata.

La vostra vita, o meglio: la grazia della vostra vocazione alla quale voi avete risposto (e continuate e rispondere) il vostro sì vi fa riconoscere con le bellissime parole di Sant’Ambrogio:

«Cristo è tutto per noi: se hai una ferita da curare, egli è medico; se la febbre ti brucia, è acqua che ti rinfresca; se cerchi il cibo egli è Pane di vita: Cristo è tutto per noi» (Liturgia ambrosiana dal Comune delle vergini).

 

  1. Annunciare gratuitamente Vangelo

«… annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo» (Epistola, 1Cor 9,18b). Voi lo fate con la forma stessa della vostra vita. La Chiesa ne ha bisogno più che mai e ve ne è grata perché, come vi ha detto San Paolo VI, “Voi siete Romite del mondo, ma non siete Romite della Chiesa” (San Paolo VI, 20 luglio 1958, alle Romite ambrosiane del Sacro Monte di Varese).

Egli infatti amava ripetere che l’autentica riforma della Chiesa è la santità. “Siate sante. è solo la santità che salva e converte. siate sante nell’umile e silenziosa, costante e serena vostra immolazione di ogni giorno e di ogni momento e così darete gloria a Dio e sarete apostole anche nella clausura” (San Paolo VI, 16 maggio 1961, alle Romite ambrosiane del Sacro Monte di Varese).

 

  1. Il cuore della vostra vocazione

«Vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voiDopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò» (Lettura, At 20, 31.36). Offerta di sé e preghiera: il cuore della vostra vocazione.

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