Dopo la neve all’arrivo, una splendida giornata di sole ha accompagnato ieri (martedì 28 aprile) la permanenza dei 120 pellegrini veneziani, guidati dal Patriarca card. Angelo Scola, al santuario mariano di Notre Dame du Laus, situato sulle Alpi Marittime francesi a 910 metri di quota. Il bel tempo ha così favorito le attività previste all’aperto – come la recita del rosario e, alla sera, la suggestiva processione « aux flambeaux » – e la visita ai luoghi dove la Madonna apparve per ben 54 anni di seguito, dal 1664 al 1718, ad un’umile pastorella di nome Benedetta Rencurel.

In un clima sobrio e penitenziale la Chiesa veneziana ha quindi compiuto – secondo l’intenzione espressa dal card. Scola – l’atto di affidamento alla Madonna “della Visita pastorale che stiamo compiendo nel Patriarcato per rigenerare il popolo di Dio attraverso l’educazione al pensiero di Cristo e alla gratuità affinché possa essere un popolo di testimoni in tutti gli ambienti dell’umana esistenza”. Il Patriarca ha invitato, in particolare, a rivolgersi nella preghiera a Maria, “Madre della fiducia” e “testimone integrale” che, con tutta la sua vita, ha sempre “cooperato” all’opera di salvezza di Dio.

La giornata di ieri, particolarmente intensa, era stata aperta dalla messa solenne presieduta dal Patriarca nella chiesa del santuario e si è sviluppata poi in numerosi momenti di preghiera accompagnati anche dalle meditazioni svolte dal vescovo ausiliare mons. Beniamino Pizziol (ai vespri che hanno concluso l’adorazione eucaristica pomeridiana) e dal vicario episcopale mons. Orlando Barbaro (durante la processione). L’intera giornata francese dei pellegrini si è svolta in profonda comunione spirituale con il resto della diocesi rimasta a Venezia ed invitata ad unirsi secondo varie modalità (messa, adorazione, vespri, rosario) alla preghiera elevata dal santuario di Notre Dame du Laus.

“Il pellegrinaggio – racconta dalla Francia don Natalino Bonazza, delegato patriarcale per la città di Venezia e parroco di San Salvador – si sta compiendo sulla traccia dell’esperienza spirituale e della testimonianza di vita cristiana lasciate dalla Venerabile Benedetta Rencurel. Questa donna, attraverso l’incontro con la madre di Gesù, maturò un carisma laicale di singolare attualità per la vita della Chiesa, attraendo il popolo di Dio alla conversione e alla penitenza, guidandolo ad abbeverarsi alle sorgenti della confessione e dell’eucaristia. Lungo questa pedagogia di fede la comunità dei pellegrini veneziani, insieme al Patriarca Angelo e al vescovo Beniamino, ha affidato la visita pastorale in atto nel Patriarcato perché sia un evento di rigenerazione del popolo cristiano”.

I pellegrini diocesani sono ora sulla strada del ritorno; già nella serata di oggi è previsto, infatti, il rientro a Venezia.