È in libreria la prima lettera dell’Arcivescovo ai cresimandi, nella quale il cardinale Scola illustra in modo chiaro e diretto il significato del Sacramento della Confermazione.
Pubblichiamo l’introduzione:

«Carissimi ragazzi della Cresima,
come sicuramente già sapete, il giorno della vostra Cresima il vescovo vi farà un segno sulla fronte con il crisma. È una parola greca per indicare l’olio consacrato il Giovedì Santo con cui sarete “unti”, cioè investiti di un compito.
Imporrà le sue mani su di voi dicendo: «Ricevi lo Spirito Santo che ti è dato in dono».
Il sacramento che vi preparate a ricevere si chiama Cresima (da crisma), o anche Confermazione: perché? Che cosa si tratta di confermare? Il Battesimo, risponderanno i più preparati tra voi.
Certo, ma c’è un importantissimo notabene: la Confermazione, come tutti i sacramenti, è un incontro con Gesù. È Lui, per primo, a confermare la sua amicizia con noi. Il Signore ti dice: «Mi impegno con te» e aspetta la tua conferma. A tal punto Gesù stima la tua libertà! Aspetta che tu gli dica: «Sì, accolgo quello che, quando ero piccolissimo, tu hai iniziato in me».
E come fa Gesù a rendere stabile la sua amicizia con noi? O meglio, attraverso chi la stabilisce? Attraverso lo Spirito Santo».

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