Continua la proposta estiva attraverso la quale verranno forniti spunti di riflessione quotidiani secondo diversi filoni tematici: famiglia, amore, matrimonio, educazione, fede, ragione….per continuare a riflettere sui numerosi spunti offerti da Family 2012 e per prepararsi all’imminente Anno che il Santo Padre ha dedicato alla Fede.
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«Dove c’è infedeltà non c’era nessun amore. Dove c’è fedeltà non occorre che ci sia ancora amore».
Cosa possono significare queste parole in un tempo come il nostro?
di Angelo Scola
Un prezioso aforisma di Balthasar esprime in modo geniale quanto la fedeltà faccia parte dell’essenza del’esperienza dell’amore nuziale e, quindi, del matrimonio: «Dove c’è infedeltà non c’era nessun amore. Dove c’è fedeltà non occorre che ci sia ancora amore. Il cuore può dire: “Anche se non posso amarti, ti voglio essere almeno fedele”. Ma il legame della fedeltà porta sempre all’amore o, almeno, contiene nel suo fondo, inconsapevole al cuore, al sentimento, il nodo dell’amore che viene annodato oltre il tempo». Ogni uomo e ogni donna desiderano vivere in prima persona un’esperienza d’amore in cui alla dimensione del tempo sia strappata ogni malizia, in cui il tempo, perdendo il suo potere annichilente, possa invece diventare sacramento dell’eterno e quindi un suo sperimentabile anticipo. Non è un caso che, all’interno del pur ambiguo fenomeno dell’innamoramento, si imponga imperiosamente il per sempre, la fedeltà. […] L’amore tra un uomo e una donna in sé e per sé è posto originariamente al riparo da ogni debolezza, perché amore e fedeltà si annodano indipendentemente dal tempo, nonostante qualunque scacco l’amore stesso possa subire. […] La nostra società non ha anzitutto bisogno di una teoria giusta (pur necessaria) sulla persona e sulla famiglia, quanto di testimoni, di famiglie in cui sia possibile fare in prima persona l’esperienza dell’amore.
(Da Angelo Scola, “L’Amore tra l’uomo e la donna. Persona, famiglia e società”, Milano, Centro Ambrosiano, 2012)