Nella seconda tappa del pellegrinaggio con la Croce di San Carlo, svoltasi alla Triennale, l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha sottolineato che «abbiamo voluto portare qui il sacro chiodo, dentro il mondo della cultura perché siamo convinti che la distanza non fa problema se tutti siamo spalancati all’ascolto. Il bisogno che sentiamo di edificare una vita buona dentro la società plurale, davanti a questo Chiodo e questa Croce, diventa sguardo culturale diverso sulla vita, affinché tutte le cose siano tendenzialmente riconciliate nonostante le prove, le contraddizioni, e, per chi crede, nonostante il peccato, mediante il figlio di Dio che si è incarnato, per liberarci al rischio dell’autocentratura narcisistica».