L’iniziativa è organizzata a Sant’Apollonia (Venezia) dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Lorenzo Giustiniani (Marcianum)

VENEZIA – Obiettivo puntato sul Concilio Vaticano II – definito già nel titolo “Una pietra miliare nella storia bimillenaria della Chiesa” – ed in particolare sul contributo offerto in esso da Karol Wojtyla, poi divenuto Giovanni Paolo II: sarà questo il filo conduttore dell’importante convegno organizzato nell’intera giornata di sabato 12 marzo nella Sala Sant’Apollonia a Venezia (a fianco del Museo diocesano e nei pressi del Palazzo Patriarcale) dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Lorenzo Giustiniani inserito nello Studium Generale Marcianum.

Nella prima parte del convegno – l’inizio dei lavori è fissato alle ore 9.30 – si intende analizzare gli interventi di Karol Wojtyla come partecipante al Concilio; approfondiranno tale filone il card. Angelo Scola (con una relazione sul tema “L’insegnamento di Karol Wojtyla. Giovanni Paolo II e l’uomo post-moderno”), il card. Paul Joseph Cordes (“Chi manderò? Le radici della nuova evangelizzazione”) e Gianluigi Pasquale (“La Chiesa sacramento di Cristo: l’ecclesiologia negli interventi di Wojtyla”).

Nel pomeriggio – a partire dalle ore 14.30 – si studierà, invece, come Papa Giovanni Paolo II ha cercato di attuare il Concilio Vaticano II; interverranno in quest’ambito Andrea Riccardi (“Un pontificato all’insegna del Concilio”), Gilfredo Marengo (“Una recezione pastorale del Vaticano II”) e Vittorio Possenti (“La verità che dobbiamo all’uomo è innanzitutto una verità sull’uomo stesso. Persona e personalismo nell’azione di Giovanni Paolo II”).

L’entrata al convegno è libera ma è necessaria l’iscrizione on line sul sito www.marcianum.it nel quale è possibile anche trovare il programma dettagliato della giornata ed un profilo dei relatori.

Il convegno, spiegano gli organizzatori, ha uno spiccato carattere scientifico ma è rivolto ed aperto a “tutti quelli che hanno un interesse per la Chiesa, per la teologia, per la storia e per la cultura”.