Ieri pomeriggio nella basilica di S. Nicolò, la chiesa centrale di Lecco le cui fondamenta affondano nel secolo XIII, il cardinal Scola ha amministrato la cresima ad un’ottantina di ragazze e ragazzi della Comunità pastorale “Beata vergine di Lourdes” che riunisce le parrocchie di Acquate, Olate e Bonacina. Lo ha aiutato il Parroco, don Carlo Gerosa, e lo hanno assistito gli altri sacerdoti della Comunità pastorale.

In tutta la prima parte dell’omelia, una breve ma precisa catechesi sullo Spirito Santo, il cardinal Angelo si rivolge direttamente ai ragazzi, ma poi lo spettacolo delle centinaia di persone che gremiscono la grande basilica è così imponente che non si lascia sfuggire l’occasione per un richiamo accorato alla responsabilità educativa degli adulti presenti.

“Potreste aver scelto di accompagnare i ragazzi a questo gesto unicamente per non privarli di un’opportunità, preoccupati di non lasciar mancare a loro niente, neanche un sacramento che la maggioranza ancora chiede, ultimamente però convinti che le cose importanti nella vita sono altre: la salute, il successo, i soldi, la carriera…

La Chiesa non compie un gesto come questo, non li prepara per 4 o 5 anni per ‘possederli’… lo fa perché vuole loro bene. Ha a cuore il loro destino, desidera che imparino a stare davanti a tutta la vita – nelle sue circostanze belle e in quelle meno belle, nei rapporti facili e in quelli difficili – con un senso e con una speranza. Ma i ragazzi questo desiderio e questa speranza devono poterla vedere anzitutto in voi, genitori e nonni, padrini e madrine, amici più grandi. I primi testimoni per loro siete voi”. Magari – rimarca il cardinale – riprendendo con fedeltà la pratica della vita cristiana e soprattutto della messa domenicale.

Adiutor

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