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La Chiesa di Treviso oggi è nella gioia, per la bella notizia che il Santo Padre Benedetto XVI ha provveduto alla nomina del nuovo Vescovo nella persona di S. E. Mons. Gianfranco Gardin, Arcivescovo titolare di Torcello, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di vita apostolica.

S. E. Mons. Gardin è figlio della terra trevigiana. È nato infatti a San Polo di Piave, Diocesi di Vittorio Veneto. Il Delegato ad omnia Monsignor Giuseppe Rizzo illustrerà, dopo questo mio annuncio, la biografia sintetica del nuovo Arcivescovo-Vescovo di Treviso peraltro già ben conosciuto in Diocesi e nelle terra veneta. Monsignor Rizzo darà inoltre lettura dell’Indirizzo di saluto alla Diocesi di Treviso che S.E. Gardin ci ha inviato.

Dopo la nomina di S. E. Mons. Andrea Bruno Mazzocato ad Arcivescovo Metropolita di Udine ho potuto toccare con mano, in qualità di Amministratore Apostolico, come il popolo di Dio che vive in Treviso, in tutte le sue componenti: presbiteri, religiose/i e laici abbia positivamente vissuto l’attesa del nuovo Vescovo. Lo ha fatto nella preghiera e nell’impegno quotidiano ad attuare la vocazione e missione cristiana a livello personale e comunitario nel solco tracciato dagli orientamenti pastorali “Camminate nella carità come Cristo ci ha amato” proposti dal Vescovo Andrea Bruno e dando vita nelle parrocchie all’Anno mariano che è stato segnato anche dall’affidamento a Maria del nuovo Vescovo.

Tutta quanta la società civile non ha mancato di partecipare con rispetto ed equilibrio a questo clima di attesa. È questa una espressione significativa del grado di civiltà delle nostre terre. In esse, per storia e cultura, realtà ecclesiale e società civile, nelle debite distinzioni, sanno collaborare da tempo per la vita buona di tutti. E questa preziosa caratteristica è presente anche nella società plurale di oggi.

Ora ci prepariamo a ricevere S. E. Mons. Gardin. Lo dobbiamo fare anzitutto riflettendo sulla figura del Vescovo. Il Concilio Vaticano II insegna che: «I Vescovi, posti dallo Spirito Santo succedono agli Apostoli come pastori delle anime, e insieme al Sommo Pontefice e sotto la sua autorità, hanno la missione di perpetuare l’opera di Cristo, Pastore eterno» (Christus Dominus, 2). L’Arcivescovo-Vescovo Gianfranco Agostino, sulla scia dei suoi predecessori, si spenderà per tutti i battezzati e per tutti i trevigiani affinché l’opera di Cristo mostri all’uomo di oggi la sua benefica rilevanza.

Il carisma di San Francesco, ben espresso nell’incessante tensione del poverello di Assisi ad essere alter Christus, che S. E. Gardin ha condiviso fino ad essere Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, lo sosterrà anche nella sua delicata ma affascinante missione episcopale in terra trevigiana.

L’esperienza accumulata in tanti anni di vario servizio ecclesiale, arricchita dalla collaborazione diretta con il Santo Padre, gli consentirà di esercitare il ministero di insegnamento, di santificazione e di governo nella fedeltà alla grande tradizione della Chiesa trevigiana e nella necessaria apertura al nuovo che la transizione, non priva di travaglio, propria dei nostri tempi domanda al Vescovo nella guida del popolo di Dio che gli viene affidato.

Noi tutti, e credo di poter qui parlare anche a nome dei Vescovi Mons. Antonio Mistrorigo, Mons. Paolo Magnani e Mons. Angelo Daniel, del Delegato ad omnia Mons. Giuseppe Rizzo, del Capitolo della Cattedrale e di tutto il presbiterio, lo accogliamo a braccia spalancate e ci impegniamo ad una intensa e speciale preghiera per la sua persona, la sua vocazione e la sua missione in tutte le nostre case e le nostre chiese.

Permettetemi, in qualità di Presidente, di dare a S. E. Gianfranco Agostino il benvenuto nella Conferenza episcopale Triveneta ove potrà, con la sua esperienza e la sua preparazione dottrinale e culturale, dare un significativo contributo.

Un grazie particolare devo a Monsignor Giuseppe Rizzo e a quanti stanno accompagnando con solerzia in questi mesi il mio compito di Amministratore Apostolico.

L’augurio che coralmente esprimiamo al nuovo Vescovo lo prendiamo dal grande Pastore Sant’Agostino. Il Vescovo di Ippona con parole semplicissime ma profonde, commentando il Vangelo di Giovanni, così si rivolge al ministro: «Sia dunque impegno di amore il pascere il gregge del Signore» (In Io. Ev. tract. 123, 5).